Arriva il foglio di carta che immagazzina elettricità

Tutto il resto, off topic compresi
Rispondi
Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark

Arriva il foglio di carta che immagazzina elettricità

Messaggio da Aviators » 24 aprile 2016, 13:04

Curiosione.tv ha scritto: Arriva il foglio di carta che immagazzina elettricità

Dalla Svezia arriva un foglio di carta, di vera carta, che è in grado di immagazzinare energia e rilasciarla al bisogno, come se fosse una batteria sottilissima.

La nostra dipendenza dall’energia elettrica si fa sempre più sentire in questi anni della modernità. In passato era la luce, che sostituì le candele, poi il frigorifero, il ferro da stiro, e a ruota tutti gli elettromestici; oggi sono principalmente gli smartphone a fare uso di elettricità ma con l’avanzare dell’IoT, l’Internet of Things, l’Internet delle Cose, in futuro non abbiamo problemi ad immaginare come dispositivi smart anche scarpe, felpe, quaderni, penne, insomma tutto ciò che, ad oggi, ancora non richiede elettricità.

Immagine

Il problema principale, in questo caso, sarebbero ovviamente le batterie: c’è infatti bisogno di potenza in uno spazio ristretto, perché non si può avere un prodotto che è più piccolo della sua stessa batteria. Ma dalla Svezia alcuni ricercatori hanno presentato un progetto che, in futuro, potrebbe essere molto interessante: una batteria spessa quanto un foglio di carta. Di fatto, è un foglio di carta, perché gli scienziati lo hanno addirittura utilizzato anche per fare alcuni origami, ma non serve per scrivere immagazzinando l’energia della penna. Tutt’altro.

Il progetto visivamente è infatti un foglio di carta, mentre microscopicamente è una fitta rete di nanofilamenti che immagazzinano elettricità, e che possono essere ricaricati tantissime volte. Si tratta quindi di una nanotecnologia, filamenti così sottili e intrecciati, ma allo stesso tempo separati, l’uno dall’altro, che possono immagazzinare corrente elettrica; alla base di tutto c’è infatti la nanocellulosa, ovvero fibre di cellulosa (quella degli alberi, è per questo che è proprio carta) che vengono sottoposte ad altissima pressione fino a diventare microfibre uniche, e non macrofibre come si trovano in natura (insomma, come se da una corda venissero separati i singoli filamenti che la compongono).

Immagine

Queste microfibre, una volta separate una dall’altra, vengono “annaffiate” con un polimero in grado di condurre carica elettrica, caratteristica che la cellulosa di per sé non ha, ed è in questo modo che la carta diventa capace di immagazzinare energia. A questo punto, infatti, viene collegato un sistema di alimentazione che permette sia di fornire, che di togliere, energia a questo foglio, e in questo modo è possibile usarlo di fatto come una batteria.

Immagine

La corrente che è in grado di immagazzinare è ridotta, chiaramente, e certo non avremo per adesso degli smartphone di carta, ma per alcune applicazioni questa scoperta potrebbe essere interessante. E non solo dal punto di vista energetico: produrla è relativamente economico, per cui il costo è molto basso, mentre anche l’impatto ambientale rimane sempre abbastanza sostenibile perché di fatto le risorse non sono tante più di quelle che servono per creare un foglio di carta. Con la differenza che la carta normale, spesso, si usa e si butta, mentre questa si può riciclare per immagazzinare energia. E non una sola volta!

Rispondi

Torna a “Libera Uscita - OT”