Curiosone.tv ha scritto:
Mantello dell’invisibilità: i nuovi sviluppi nella sua realizzazione!
Il mantello dell’invisibilità non è ancora disponibile al commercio, ma gli scienziati hanno creato una tecnologia che ha davvero dell’incredibile e che potrebbe permettere, in futuro, di realizzarlo!
Chiunque, guardando i film o leggendo i libri di Harry Potter, lo ha desiderato: è il mantello dell’invisibilità, l’artefatto che consentirebbe a tutti di entrare in stanze dove non siamo ammessi, riunioni private, di sentire che cosa le persone dicono di noi. Un sogni che, per adesso, rimane un sogno visto che non è possibile averne uno, a meno di chiederlo a Silente. Ma, già, Silente… In ogni caso, a volte la fantasia anticipa la realtà, e se in Star Trek c’erano i tablet, che oggi tutti abbiamo tra le mani, gli scienziati si sono messi già dal 2006 a cercare di creare un materiale che renda davvero le persone invisibili. Ci saranno riusciti?
La risposta è nì. Perché le prime applicazioni di questa tecnologia risalgono ad ormai 10 anni fa, quando un particolare materiale fatto di fibre di vetro parallele intersecate con fili di rame era riuscito a celare almeno un po’ la vista di un oggetto, attraverso un sistema di ottica che deviava il percorso della luce così da mostrare a chi eventualmente guardasse il soggetto “invisibile” che cosa c’era dietro. Il problema arrivava con i bordi, quando le fibre di vetro cambiavano direzione: i bordi, infatti, restavano sempre visibili e questo lo rendeva di fatto inutile, se non nella penombra.
Ma la ricerca non si è fermata, anzi è andata avanti e con ulteriori studi gli scienziati sono riusciti a perfezionare il materiale che hanno realizzato qualche anno fa, soprattutto trovando un modo per disporre i singoli atomi che costituiscono il materiale con una precisa disposizione geometrica che, di fatto, riesce a rendere completamente invisibile un oggetto. Anche qui, si tratta di uno sviluppo ma non di una cosa definitiva, soprattutto perché per essere invisibile l’oggetto va guardato da una cerca direzione rispetto al materiale che lo ricopre; guardato con un’angolazione diversa risulta visibile.
E poi, il limite più “ingombrante”: il risultato è stato ottenuto non con le onde elettromagnetiche che appartengono allo spettro della luce visibile, ma con quelle che appartengono alle microonde, motivo per cui… il nostro forno non si accorgerebbe dell’oggetto, ma noi si. Il motivo è che questo mantello viene studiato non tanto per motivi commerciali, quanto militari, ad esempio per rendere gli aerei o i missili invisibili ai radar.
Insomma, le basi certo non mancano, ma sicuramente prima di entrare in un negozio di vestiti e trovare accanto ad un cappotto il mantello dell’invisibilità dovrà passare ancora qualche anno. Gli sviluppi, chiaramente, proseguiranno, anche in direzioni più “alla portata di tutti”, ma è importante come la ricerca stia facendo dei buoni passi in avanti anche per una tecnologia che, come immaginiamo, è molto desiderata in questi anni. E che vorremmo poter indossare presto.